Le migliori e peggiori strategie di Backup

Backup Stacks

Nel corso della settimana, leggendo la newsletter di Acronis, mi è capitato di soffermarmi su un’interessante indagine relativa alla gestione dei backup nelle piccole e medie imprese.

La classifica è basata su uno studio commissionato da Acronis e condotto da Ponemon Institute.

La ricerca contempla dati raccolti su un campione di tremila professionisti IT in Australia, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Il campione è stato formato tenendo in considerazione una vasta gamma di tipologie di aziende.

Strategie di backup vincenti e non

L’analisi dei dati porta alla conclusione che le strategie di backup e ripristino d’emergenza è ulteriormente complicata dalla virtualizzazione e dall’attuale tendenza verso il cloud.

Alcune tra le strategie vincenti sono:

  • Unica soluzione in ambienti fisici, virtuali e basati su cloud (76%)
  • Maggiori investimenti in soluzioni per il ripristino d’emergenza (14% del budget IT) e investimenti in risorse che consentono di ottenere ripristini più affidabili (57%)
  • Supporto totale da parte del gruppo dirigenziale (54%)
  • Processi, procedure e controlli ben documentati, per ridurre al minimo i tempi di inattività (45%)
  • Stesso livello di importanza attribuito alla regolarità di esecuzione di backup fisici e virtuali

Le strategie considerate meno efficaci, invece, risultano essere:

  • Cinque o più soluzioni di disaster recovery non correlate tra loro in ambienti fisici e virtuali (oltre il 27%)
  • Investimenti inferiori al necessario in soluzioni per il ripristino d’emergenza (6% del budget IT) che hanno come conseguenza ripristini meno affidabili (43%)
  • Soluzioni alle quali non viene assegnata la necessaria priorità a causa della scarsità di budget e risorse (44%)
  • Strategia di backup ad hoc o mancante (20%)
  • Mancata esecuzione o esecuzione meno frequente del backup dei server virtuali rispetto a quelli fisici (55%)

Diversità Geografiche

Dall’indagine emerge un altro dato importante a livello geografico:

I paesi MIGLIORI con ripristini rapidi ed estremamente affidabili, hanno anche il completo supporto dei team dirigenziali, nonché i più elevati livelli di controllo e precedure con politiche ben documentate per le attività di backup e ripristino d’emergenza.

I paesi PEGGIORI hanno il livello di affidabilità più basso, spendono poco o molto poco sul backup e il ripristino d’emergenza, non hanno una strategia di DR, hanno il personale meno qualificato e con più probabilità si troveranno ad affrontare periodi di inattività importanti. Si prevede tuttavia che il cloud diventi parte della loro strategia di backup e ripristino d’emergenza nel corso del prossimo anno.

Linkografia

Le migliori e peggiori strategie di Ripristino di Emergenza

Crediti Fotografici

Backup Stacks di Jayimis